Perché il made in Italy ha fatto la storia

Il mondo della moda italiana è incredibilmente creativo e deve il suo successo a numerosi designer che negli anni hanno sbaragliato la concorrenza Parigina e Londinese proponendo non solo proposte stravaganti o classiche ma soprattutto tessuti di qualità. La storia della moda made in Italy inizia la sua rivoluzione negli anni Sessanta e Settanta avendo un vero e proprio boom negli anni Ottanta quando il concetto di made in Italy era diventato ormai internazionale.

Ci sono voluti decenni però perché il mondo made in Italy diventasse famoso in tutto il mondo: tutto è iniziato negli anni ’50 quando i primi stilisti hanno provato a farsi largo durante le sfilate del dopoguerra ma è grazie ad icone del cinema come Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor e le italianissime Sophia Loren e Gina Lollobrigida che il prodotto made in Italy viene riconosciuto nel mondo.

Negli anni ’60 arrivano però i primi scossoni al mondo patinato: la moda diventa anche portavoce di lotte sociali e di posizioni politiche schierandosi in un momento storico estremamente complicato. Tra i nomi noti del periodo c’è Elio Fiorucci che è tra i primi a trasformare il negozio di famiglia in un concept nuovo, introducendo colori e i primi tessuti elasticizzati.

Gli anni ’70 e ’80 hanno introdotto il concetto di prêt-à-porter, linee di abiti pronti e di tendenza a prezzi più accessibili ma pur sempre di alta qualità: tra i nomi più celebri infatti spiccano Valentino Garavani, Laura Biagiotti, Giorgio Armani e Gianfranco Ferrè.

Cosa significa made in Italy per il resto del mondo

Con made in Italy si vuole identificare la produzione italiana prestigiosa non solo nel mondo della moda ma di tutti quei prodotti esclusivi che portano il marchio del realizzato in Italia. I prodotti della categoria spiccano non solo per l’alta qualità ma anche per lo stile estremamente raffinato e curato nei dettagli. Acquistare made in Italy significa sostenere gli artigiani italiani ma anche tutte le aziende con numerosi lavoratori che hanno continuato a puntare sulla qualità senza mai abbassare gli standard.

Made in Italy: vale più di 100 miliardi

Il marchio Made in Italy è in crescita, lo dimostrano gli ultimi dati raccolti che parlano di un valore di oltre 100 miliardi di dollari. Il motivo della crescita è sicuramente legato alla consapevolezza dei consumatori che dopo anni di low cost senza storia, valore e qualità hanno capito l’importanza di un prodotto di qualità, puntando quindi verso prodotti luxury e artigianali.

Dalle ultime statistiche sembrerebbe che il settore made in Italy abbia addirittura registrato un aumento del valore di quasi il 15% negli ultimi mesi, nonostante il periodo di forte crisi percepita e causata dalla pandemia. Cosa significano questi dati? Ci stiamo muovendo verso un mondo più etico, con meno acquisti e seguendo il famoso motto “less is more”, puntando più alla qualità che alla quantità al momento degli acquisti.